

1° Tappa
Montale - La Cascina di Spedaletto
Dall'abbazia di San Salvatore in Agna fino alla Cascina di Spedaletto nella Foresta di Acquerino e Cantagallo
PRIMA TAPPA
Montale, Badia di San Salvatore in Agna – Cascina di Spedaletto.
km 13,100. Disl. + 882 / - 80.
Il nostro punto di partenza è di fianco alla Badia di San Salvatore in Agna dove si trova la bacheca che ci illustra il percorso (lato giardini). Attraversiamo i giardini e ci portiamo su via Sem Benelli che imbocchiamo a sx in direzione nord, oltrepassiamo la rotonda ed entriamo in via A. Gramsci che lasciamo subito girando a sx entrando in via C. Pavese; allo svincolo prendiamo a dx via Risorgimento. Salendo incrociamo a sx la fonte di acqua sulfurea di Bronia, chiamata anche del Bagno perché in antico in questo luogo c’era un rinomato bagno termale. Continuiamo e sulla nostra sx, dopo aver percorso circa un chilometro, con una piccola deviazione arriviamo alla chiesa romanica di santa Cristina che conserva ancora una bella abside. Rientrati nella strada, dopo un centinaio di metri incontriamo la villa fattoria di Colle Alberto. Da qui la strada diventa ancora più stretta passando varie case coloniche ristrutturate appartenute alla fattoria. All'incrocio con via Canoro e Capanne, dove si trova un interessante tabernacolo, proseguiamo dritti per poi rientrare in via A. Gramsci a sx in direzione nord. Dopo circa 400 m entriamo, sulla sx, nel parco dedicato a Iorio Vivarelli con una sua monumentale scultura. Attraversiamo e imbocchiamo via C. Battisti per arrivare nella piazza San francesco nella frazione di Fognano, dove si trova un monumentale tabernacolo affrescato da A. Soffici. Prendiamo a dx via B. Sestini per giungere, dopo un centinaio di metri, alla chiesa dedicata a San Martino, da qui ritorniamo sui nostri passi fino alla piazza, attraversiamo via A. Gramsci e imbocchiamo a sx la stretta via E. Toti che ci porta su via G. Mazzini. Saliamo tra le case, troviamo un bell'esemplare di leccio lungo la strada e dopo una curva ad esse arriviamo a Tobbiana, si prosegue su via A. Vannucci attraversando il centro del paese, passando davanti al circolo e girando a sx verso la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo. Dalla chiesa proseguiamo su via F. Santesi (anche sent. 232 Cai) per 2,5 km fino alla croce di San Poteto. Da qui ancora su strada fino a trovare davanti a noi l'indicazione per il Sasso del diavolo, la seguiamo (anche sent. Cai 232), alla biforcazione teniamo la dx e, entrando in mezzo ai castagneti, seguiamo l’antica strada in più tratti ancora lastricata che ci porta a un grosso masso detto il Sasso del diavolo: sulla nostra sx scorgiamo già Cascina di Spedaletto e i suoi prati. Continuiamo sulla strada, rientriamo a sx sull’asfalto seguendo la strada fino alle canicciaie (seccatoi) dell'Alteta e qui ancora due curve poi a dx ritroviamo il sentiero, quasi un fosso, che ci porta al passo degli Acquiputoli. Al passo imbocchiamo la strada forestale a sx, pochi metri e giungiamo alla sbarra, attraversiamo la strada e riprendiamo il sentiero dall'altra parte; il sentiero taglia altre due volte la strada asfaltata e ci porta nel pratone sopra la Cascina da dove velocemente arriviamo al rifugio dove possiamo mangiare e dormire.
(Il percorso è al 90% su asfalto e 10% sentiero)